Nell'Italia fascista di Benito Mussolini, prima della seconda guerra mondiale, al crudele generale Rodolfo Graziani viene assegnato, direttamente dal duce, il compito di condurre una guerra coloniale in Libia al fine di sconfiggere la nazione araba. Tuttavia, le truppe italiane sono spesso sconfitte dal leader nazionale Omar Mukhtar e dal suo esercito di beduini. Per perseguire il suo obiettivo il generale Graziani, soprannominato il macellaio di Etiopia e Libia, usa una guerra sporca contro i nativi con veri genocidi verso la popolazione locale, come bambini, donne e persone anziane, per sconfiggere e sottomettere Mukhtar.
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