La vicenda è ispirata al processo Rosenberg, nel quale due coniugi ebrei americani furono condannati alla sedia elettrica per aver trasmesso dei segreti atomici ai russi. La storia è vista in un flash-back quasi continuo attraverso Daniel, il figlio dei due condannati, il quale, dopo il tentativo di suicidio della sorella Susan, va alla ricerca della verità. Più che innocentista il film di Lumet, regista progressista, è contrario alla pena di morte.
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