Amici o rivali, Hiter e Mussolini furono legati in maniera indissolubile. Dapprima fu era il maestro e l'altro il suo ammiratore, poi uno il signore della guerra e l'altro solo un vassallo. A unirli fu soprattutto il desiderio di megalomania e distruzione: ciò che desideravano finì inevitabilmente per portare alla guerra, ottenendo come risultato una sofferenza senza precedenti.
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