Andrea, Giulia, Federico e Dafne sono i quattro giovani protagonisti di altrettante storie. In ognuna di queste quattro storie però i personaggi assumono ruoli diversi e sono diversamente appaiati. Ogni volta che passano da una vicenda all'altra le carte si rimescolano, e a ciascuno è assegnata una nuova identità con la quale relazionarsi agli altri. Ma la costruzione è olistica: alla fine si tornerà al punto di partenza, ribadendo il postulato di Lavoisier secondo cui nulla si crea e nulla si distrugge. Matteo Vicino scrive, dirige, monta e musica il suo terzo lungometraggio di finzione dopo Young Europe e Outing - Fidanzati per sbaglio, e per una volta questo "one man show", dettato anche dalle esigenze di una produzione davvero indipendente, ha senso perché garantisce quella coerenza interna necessaria allo sviluppo della storia.
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