La frustrazione e l’insicurezza di Vincenzo, laureato da sei anni e ancora disoccupato, ormai schiavo di un disfattismo sempre meno celato, permettono a un anziano coinquilino di insinuarsi nella sua vita con la proposta di un patto ferino: per trenta milioni il giovane dovrebbe togliere di mezzo la ricca e ingombrante moglie dell’anziano. Quando la donna viene effettivamente trovata morta Vincenzo è subito sospettato. Da un’idea un po’ bislacca sviluppata senza grande ispirazione, un flm livido e amaro, che sa di alcuni gialli del cinema francese minore. Bravi i due protagonisti: Sordi, in uno dei pochi personaggi malvagi della sua terza età, è viscido e insinuante al punto giusto, e l’esordiente Ravello. Isabella Ferrari fu premiata alll Mostra di Venezia.
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