Oppresso da una moglie sciattona (Martora) e irretito dalla mondana Jolanda (Poirier), Arduino Buongiorno, modesto funzionario, si reca a trovarla in via Padova 46 a Roma, ma nessuno risponde alle sue scampanellate. Il giorno dopo apprende che è stata assassinata e va in panico. Lo perseguitano Irene (Masina), convinta che sia l'eroe di un delitto passionale, e Gianrico (Sordi). Lietissima fine. Ideata dal prolifico Aldo De Benedetti che l'ha scritta con Leopoldo Trieste, Fede Arnaud e il regista, è una commedia di garbo al servizio della comicità angustiata di Peppino, affollata di spigliate macchiette (tra cui spicca l'incontrollabile scocciatore di Sordi) e rinfrescata da un refolo di neorealismo. Ridistribuita nel 1954, anno sordiano per eccellenza, come Lo scocciatore, era data come perduta. Ritrovata nel 2003 dalla Cineteca di Bologna. Fotografia: Carlo Montuori, G.R. Aldo. Musiche: Nino Rota.
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