La storia si svolge in epoca fascista. Camillo, un barbiere di Acquasalubre, soffre d’una malattia psicosomatica, di isteria da conversione: ha infatti perso l’uso delle gambe senza avere tuttavia alcuna lesione organica e il suo medico ne indica la causa nell’amore finito tra lui e Vittoria, una ragazza di origine francese da tempo residente in Italia. Nel treno di ritorno da Lourdes, Camillo conosce Orlando, che è realmente paralitico. I due chiacchierano, e Camillo gli parla del suo medico, che gli fa anche da psicanalista il quale è seguace e ammiratore di un certo Sigmund Freud, che però non legge le sue lettere, perché cestinate da una cameriera che, memore della sconfitta dell’Austria nell’ancora recente Prima guerra mondiale…
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