Dalla commedia in 5 atti e in versi La Betìa (1525 circa) di Angelo Beolco detto il Ruz(z)ante. Nel mondo contadino veneto del Cinquecento la bella e sensuale Betìa (Schiaffino) non vuole sposare il goffo Zilio (Samardi), ma Nale (Manfredi), suo amante segreto, la convince a farlo. La disputa si risolve in una relazione di gruppo a 5. De Bosio, studioso e regista del Ruzante, aveva già messo in scena il Mariazo in una memorabile edizione del 1969. Bastano il titolo e i nomi degli attori per capire che qui, a ruota con il successo del Decameron di Pasolini, si è fatta un’operazione di altro genere. La vitalità ribalda dell’originale sussiste ancora, ma in una versione che dà nel pittoresco superficiale. La sceneggiatura porta le firme di De Bosio, Benvenuti e De Bernardi, N. Manfredi e G. Stagnaro...
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