Al principio il matrimonio del poeta Thomas Stearns Eliot (Dafoe) con Vivienne, brillante fanciulla dell’alta società, sembra benedetto dalla felicità. Poi lei ha dei problemi di salute e assume farmaci che la debilitano anche psichicamente. Passano gli anni e mentre la fama di Eliot cresce, sua moglie diventa sempre più intrattabile, tanto che alla fine viene internata in una clinica psichiatrica. Narrazione lineare, fotografia levigata, bei costumi e ambientazioni suggestive: è il tipico prodotto di un cinema accademico, ma piatto che da alcuni anni ha patria in Inghilterra. Tra le interpretazioni meno credibili nella carriera di Dafoe…
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