Irpinia, 1980. Nel tardo pomeriggio del 23 novembre la vita dei paesini in provincia di Avellino viene sconvolta da un terribile terremoto che semina morte e distruzione. Ai momenti di terrore si sostituisce ben presto il doloroso compito della conta dei morti e dei dispersi e il riconoscimento dei corpi senza vita da parte di amici e familiari, così come per Battista, che tra le vittime riconosce il corpicino della sua amica Lucia, morta a soli 9 anni. Ad aggiungere ulteriori difficoltà arriva una forte nevicata che rende ancor più faticoso il lavoro dei soccorritori: militari, medici e infermieri, ai quali si uniranno semplici cittadini - tra cui Rocco, Maria e Giuseppe - che, volontariamente, daranno sostegno ai più bisognosi. Da allora la vita degli abitanti dell'Irpinia non è più stata la stessa.
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