Provincia di Benevento, 1954. Un bambino di sette anni assiste, non visto, agli incontri sessuali della giovane cameriera di casa, Rafilina, con Carmine. Il rapporto progressivamente si deteriora e il piccolo, innamoratosi ormai di lei cerca di colpire l'uomo con scarso successo. Grazie a una sostanza sottratta a una suora erborista, riesce però ad avvelenarlo. Resta il dubbio se si tratti di un evento reale o di frutto della sua fantasia. Rocca, che è alla sua prima regia, è uno sceneggiatore molto attivo. Il film è tratto da una sua sceneggiatura, vincitrice del premio Solinas nel 1991 intitolata "
Il bambino che impazzì d'amore ". Nella descrizione di questa passione infantile sembra però troppo legato alla pagina scritta finendo con il presentare un immaginario più folcloristico che psicologico. Presentato nella Settimana della Critica di Venezia 2000.
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