Peter Corrie, uno scienziato all’avanguardia nelle ricerche biologiche, raccoglie una vittima di un incidente aereo. Nonostante i soccorsi l’uomo, il finanziere Max Holt, non sopravvive, ma lo scienziato riesce a mantenerne in vita il cervello. Da quel momento in poi Corrie comincia a subire l’influenza dell’essere che vive nel suo laboratorio, tanto da mettersi a indagare e scoprire che il disastro aereo è stato doloso. Ennesima versione, e neppure la migliore, del romanzo di Curt Siodmak, ” Il cervello di Donovan”. Freddie Francis, qui al secondo film come regista, avrebbe fatto di meglio in seguito.
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