E’ ancora oggi un ideale ripasso sulla storia del nostro Risorgimento, visto dalla parte di Giuseppe Mazzini, uno dei padri della patria, meno popolare rispetto a Garibaldi, più sfortunato rispetta a Cavour. La sua biografia (Genova 1805 – Pisa 1872) viene presentata cronologicamente ma anche trasversalmente attraverso le guerre di indipendenza, i rapporti difficili con gli stati pronti ad occuparci, dall’Austria alla Francia, e soprattutto il contrasto perenne con casa Savoia. Più che un oumo d’azione Mazzini (interpretato dal bravo e malinconico Antonio Battistella) fu un rivoluzionario borghese, riformista, un intellettuale, il cui limite fu di non essere riuscito a parlare al popolo, anzi alla “plebe” come fece Garibaldi. Ma fu lui a fondare la Giovine Italia, che poi, come un format di democrazia, si clonò anche in Giovine Europo, Svizzera, Polonia, Russia.
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