La storia è imperniata sul personaggio del Conte Giovanni degli Uberti, che, vittima di Nicole, un'amante nevrotica, di creditori e di pignoramenti, trova un'insospettata fortuna in un vecchio castello ereditato al 90 per cento. Il restante 10 per cento è di proprietà di una certa Marta che, anch'ella in cattive acque, trova nell'eredità una graditissima sorpresa. Vanno tutti nel castello, desiderato da una società svizzera per farne un albergo: Giovanni con il suo avvocato di fiducia e una schiera di servitori per riattare il castello, e Marta per proprio conto. In questa dimora piena di trappole, botole; misteriose, pareti rotanti, vaga senza pace da tre secoli in cerca di una donna il fantasma sosia di Giovanni, Guiscardo, che ben accoglie il suo discendente. Questi cerca di aiutarlo trovandogli una ragazza "molto disponibile" che però scappa terrorizzata quando si accorge della natura del nostro spirito bollente. Marta intanto è arrivata al castello tra un caos di equivoci: di lei si innamorano irrimediabilmente sia Giovanni sia Guiscardo il quale se riesce a farla sua può finalmente trovare la pace. Arrivano quindi al castello anche i compratori svizzeri (per i quali è stata preparata una sontuosa cena) nella persona del marito geloso di Nicole l'amante nevrotica di Giovanni. Comunque tra gags, scenette gustose, scomparse più o meno misteriose degli ospiti, frizzi e lazzi, situazioni stravaganti e divertenti si arriva al gran finale. Marta e Giovanni si rivelano il proprio reciproco amore, il castello è finalmente acquistato dagli svizzeri; Giovanni che viene chiamato in ultimo per il contratto, può dirsi salvo ma quando torna dalla sua bella ella lo accoglie in modo strano. Guiscardo, approfittando dell'assenza di Giovanni, l'ha fatta sua risolvendo così i suoi problemi e potendo ormai finalmente riposare tranquillo e scomparire, Il nostro eroe si riconsola poiché Marta sarà sempre con lui e non avrà più preoccupazioni finanziarie…
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