Francia, Auvergne, dipartimento di Puy Le Dome. La zona è talmente isolata che sopravvive l'istituzione della "classe unica", dove si ritrovano bambini la cui età copre l'intero ciclo scolastico delle elementari. Un maestro prossimo alla pensione segue tutti i suoi alunni cercando di trasmettere, oltre a un po' di sapere generale, anche qualche insegnamento etico e civico, dal rispetto reciproco all'inutilità della violenza. Nel frattempo la montagna segue, dall'inverno all'estate, i suoi ritmi. Essere e avere (il titolo deriva direttamente dai primi due verbi che si insegnano a scuola) rappresenta l'insolito caso di un documentario diventato un inaspettato blockbuster. Con più di un merito. Il regista Dilibert, già autore dell'ottimo Il paese dei sordi, conferma di essere qualcosa di più di un mero documentarista. La macchina da presa restituisce un mondo realistico e al contempo esemplare riuscendo a non cadere mai nella retorica. E costruisce ipotesi narrative che vanno dal comico al thrilling non perdendo mai di vista il proprio obiettivo didattico. Nel genere, un piccolo e prezioso capolavoro.
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