Parigi, 1922. Nel letto di casa sua, Marcel Proust, ormai malato in modo irreversibile, prende un gruppo di fotografie, comincia a guardarle e ricorda i momenti a cui ciascuna di esse è legata. Ma ben presto le persone della vita di tutti i giorni si mescolano con i personaggi letterari. E la finzione a poco a poco prende il sopravvento sulla realtà. La vita di Marcel vive solo nella realtà dei protagonisti della sua opera letteraria, che lui incontra e con lui si aprono, rivelano se stessi, cercano di chiarire il proprio ruolo. Sfilano Gilberte con il marito Robert, la splendida Odette, Morel, disertore e ricercato, Charlus schivo nella sua omosessualità, le cene a casa dei Verdurin, Albertine, la fedele domestica. Intanto arriva la guerra. Alcuni, come Robert, partono con sincero entusiasmo ma non faranno ritorno. Inoltre, alternandosi con gli altri, appare anche Marcel da piccolo, tutto preso dalle seduzioni dell'infanzia. Quando la follia bellica finisce, tutto prova a tornare come prima. Ad una nuova, grande festa i presenti si avvicinano a turno a Marcel. Lui esce sulla terrazza dell'albergo, e scende sulla spiaggia. Un bambino lo precede nell'acqua, mentre una signora legge una pagina de "Il trionfo della morte" di Gabriele D'Annunzio…
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