Un bimbo marocchino, sporco e affamato, che cerca cibo fra i rifiuti, torna a casa felice di aver trovato una gallina morta per il fratellino malato, ma viene punito dalla madre perché mangiare carogne è peccato; una signora borghese fa cadere una bottiglia di latte che si rompe, e lo stesso bambino, buttatosi faccia a terra per leccare, si taglia con i vetri e il suo sangue si mescola al liquido. È la storia di Mohamed Choukri, nato nel Rif e trasferitosi a Tangeri con la famiglia per sfuggire alla povertà, ritrovandosi a patire ogni stento con un padre violento e alcolizzato - che ucciderà il fratello - e una madre troppo devota alla religione e al marito. Fino a vent'anni, Choukri vive di sotterfugi, conosce solo la fame e l'unico calore che riceve è l'amore comprato in una casa chiusa; poi, nella prigione dov'era finito per una retata, conosce un rivoluzionario che gli insegna a scrivere, tirandolo fuori dal buio dell'analfabetismo. Il suo primo romanzo autobiografico, Il pane nudo, esce nel 1960 e diventa un caso letterario, un classico apprezzato nel resto del mondo ma censurato nei paesi arabi a causa della sua crudezza…
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