Il criterio di giudizio è talvolta vittima di un riflesso condizionato: i film sugli anticristo, sulla lotta tra il bene e il male, sugli esorcisti e tutto l'armamentario animistico ma non mistico, vengono di norma bollati a causa del sensazionalismo visivo ed emotivo che i filmakers utilizzano con le stesse modalità dei più fessi film horror. Non è il caso di Constantine, così ricco di umori, di autentica ironia, di dialoghi a volte irresistibili, dove la materia trattata: lo scontro tra angeli e demoni, mentre Dio è assente, secondo la visione nichilista tipica di una società i cui valori massimi sono le droghe, il potere e la violenza, è una sorta di puntata conclusiva di tutti film sull'argomento. Pur essendo passibile di un sequel, "Constantine" sembra davvero dimostrare che "scherzare coi santi" sia per una volta possibile per una buona causa. Il personaggio di Constantine è tratto dal fumetto "Hellblazer", un curioso epigono del film di Wenders, Così lontano, così vicino, perchè l'invisibile diaframma che separa i vivi dall'inferno e dal paradiso sembra davvero a portata di mano…
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